L’acqua è vita.
Più di un miliardo di persone nel mondo in via di sviluppo non ha accesso ad acqua potabile, 2,4 miliardi non hanno servizi igienici adeguati. Il mancato o limitato accesso all’acqua ha un impatto devastante a livello sanitario: la mancanza d’acqua pulita e di pratiche corrette a livello igienico-sanitario provoca la diffusione di diarrea, colera, tifo e altre infezioni, che diventano inesorabilmente letali se non vengono curate in tempo.
Un bambino in africa ha una probabilità 520 volte maggiore di morire di diarrea rispetto ad un bambino nato in Europa
Le conseguenze della scarsità dell’acqua nel continente africano sono inoltre gravissime per donne e bambine, a cui viene tradizionalmente assegnato il compito di ricerca dell’acqua, quasi sempre presso fonti non protette (fiumi stagionali, pozze, fonti e acquitrini). Gli effetti sociali sono disastrosi: incuria dei figli, mancanza d’igiene domestica, assenteismo scolastico.
Attraverso il programma WASH (Acqua e Igiene), AMREF si propone di migliorare l’accesso all’acqua potabile, attraverso la costruzione di pozzi, acquedotti e cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, rafforzando questo intervento con una formazione continua delle comunità sulle norme di educazione igienico-sanitaria e sulla prevenzione delle infezioni causate dall’insalubrità dell’acqua.
Migliorare l’accesso all’acqua potabile e a servizi igienico-sanitari adeguati ridurrebbe drasticamente malattie e morte nei paesi poveri: una disponibilità di acqua pulita riduce la mortalità fino al 25%, mentre i servizi igienici la riducono del 32%.
Salubrità delle acque:
La strategia di AMREF per contrastare la tragica difficoltà di accesso ad acque salubri, vissuta quotidianamente dalle popolazioni africane, si sviluppa attorno a una serie di progetti che garantiscono alle comunità gli strumenti e le conoscenze necessarie al controllo della qualità delle acque, nonché un aumento delle fonti disponibili, grazie alla costruzione di pozzi.
Epidemie e malattie endemiche:
Amref interviene attivamente per fronteggiare il diffondersi di malattie, di carattere epidemico o endemico, provocate dall’insalubrità delle acque.