Il 26 e 27 Settembre si è svolto a Budapest in Ungheria il meeting autunnale dei soci organizzato da Temot, uno dei principali gruppi internazionali del settore aftermarket.
IDIR, socio tramite NSD nel gruppo internazionale, nel prendere parte all’incontro ha anche contribuito con 3 stage, nei quali sono state presentate le “best practice” ovvero le aziende che a livello nazionale si stanno distinguendo non solo per performance di crescita ma anche per capacità organizzativa e innovativa.
“Per noi essere su questo palco ed essere presentati a distributori provenienti da tutti i continenti come esempio da seguire è un pregio” – dichiara Francesco Esposito Corcione, General Manager IDIR.
“Abbiamo presentato le nostre strategie e soprattutto le nostre visioni organizzative del business. La nostra azienda è un esempio di beta continuo, ossia una struttura in continuo aggiornamento e miglioramento, con sviluppi sia commerciali che organizzativi, dal punto di vista dei processi logistici e del data management”.
La realtà nata 37 anni fa all’ombra del Vesuvio, è guidata dalla famiglia Monzeglio: al fianco dell’Amministratore Sergio anche la terza generazione, con Emanuele e Alessandro, festeggia il primo quinquennio di partecipazione. IDIR fa parlare di sé per i programmi formativi indirizzati agli “young” ossia ai figli dei ricambisti, per l’arrivo al Nord, per gli importanti investimenti logistici con il nuovo Hub di 30.000 mq, mantenendo il focus commerciale sui risultati. Scala le classifiche italiane e si attesta tra i big europei al fianco di aziende come Motoprofil, Select-Hess, Autolia, Oscaro.
Proprio recentemente i dati raccolti dall’Osservatorio IAM del Politecnico di Torino hanno posizionato Idir con i suoi 75 Mil di fatturato nel 2016 al “primo posto” dopo Rhiag-Bertolotti leader di mercato.
“Crescere è un imperativo per chi vuole contare nel futuro della distribuzione italiana. Ma crescere sempre e bene non è per tutti” – così Sergio Monzeglio commenta i dati del Cagr, il progressivo degli ultimi 4 anni, che mostrano importanti risultati per la sua azienda anche nei fondamentali.
Costituito oltre che da Idir dal socio truck Maurelli e dall’alleata confederazione del PDA, il gruppo NSD è stato eletto in uno dei più ambiti Council presenti in Temot, quello del Product Supplier, ossia il gruppo che nei prossimi 3 anni effettuerà le scelte strategiche internazionali tra i vari fornitori già in accordo con Temot o con coloro che vogliono creare sinergie. Una poltrona privilegiata dalla quale osservare e determinare le dinamiche in atto ai vari livelli.
Un “sano” patriottismo dunque, che non sta a guardare anzi prende iniziativa e dice la sua: in un susseguirsi di notizie e novità legate a multinazionali estere che entrano ed escono dal nostro paese utilizzando l’Italia come terra di conquista o per la spesa di aziende, fa piacere sapere che un family business, nazionale, storico e 100% “made in Italy” porta alta la bandiera tricolore esportando non solo know how ma le aspettative, le necessità e i cambiamenti che l’intera filiera distributiva, ad iniziare da ricambisti e grossisti del business tradizionale, desidera e si augura per gli anni futuri.
Quindi come concludere, se non con un po’ di orgoglio e ambizione. W l’Italia, W Idir.