Il serbatoio è una macchina elettrica che produce energia in tutte le condizioni di funzionamento del motore al fine di garantire elettricità agli impianti di bordo del veicolo e l’ottimizzazione della carica della batteria. Da decenni spetta all’alternatore generare corrente alternata che, una volta regolata da appositi dispositivi, viene normalizzata e diviene fruibile per l’accumulatore e gli altri dispositivi di bordo.
L’alternatore viene messo in moto da una cinghia ad un regime di rotazione superiore di due o tre volte a quello del motore, assorbendo così il circa il 20% della potenza espressa dal propulsore. E’ proprio per questo motivo che sono nati alternatori a controllo elettronico, i quali gestiscono l’alternatore concentrando il lavoro della macchina elettrica nelle fasi passive del motore (rilascio, frenata) per ridurre il carico di lavoro e garantire migliori prestazioni del motore endotermico, con influenze positive sul consumo di carburante.
L’evoluzione dell’alternatore è l’alternomotore (o alternatore reversibile), il quale permette di avere contestualmente il generatore di corrente, il motorino di avviamento e il motore di trazione elettrica. Questo dispositivo è ideale per le vetture equipaggiate di Start&Stop perché in fase di rallentamento, l’alternomotore consente lo spegnimento del motore endotermico ad una velocità di 8 km/h fungendo anche da freno-motore; mentre in fase di ripartenza trasforma l’energia elettrica un arrivo dalla batteria in energia meccanica (fino a 50 Nm di coppia), permettendo la rotazione dell’albero motore e dunque il riavvio del propulsore. Con l’alternomotore non sparisce però il motorino d’avviamento tradizionale perché quest’ultimo resta necessario per le partenze a motore freddo, dove occorre una maggiore potenza.